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| . . . . . . . . . . . . . | La flessibilità è un ricatto La requisitoria del cardinal Martini contro illiberismo di Red 
             Il convegno era uno di quelli che
            si prestavano: "Flessibilità e precarietà
           
            del lavoro". Il pubblico, ancora di
            più: molti giovani, le Acli, le
           
            associazioni cattoliche di base. Ed è
            davanti a questa platea che il
           
            Cardinal Martini ha letto la sua lunga
            requisitoria. Contro il liberismo,
           
            contro un sistema economico dove il
            lavoro conta poco, è messo ai margini.
           
            Parole semplice ma durissime:
            "Servono regole, non liberismo selvaggio",
           
            esordisce così. Partono gli applausi ma
            il cardinal Martini prosegue: "Il
           
            primo fondamento del valore del lavoro
            è l' uomo stesso". Sembra
           
            un'affermazione scontata ma non lo è.
            Perché subito dopo il cardinal Martini
           
            aggiunge: "La persona, non il
            capitale". Ecco perché servono "regole, non
           
            liberismo selvaggio".
           
            E nel dettaglio: "La flessibilità
            può essere significativa quando è libera e
           
            concordata. Ma ho paura che oggi questa
            flessibilità sia imposta come
           
            ricatto".
           
            Carlo Maria Martini ne ha per tutti:
            imprese, sistema delle imprese,
           
            ovviamente. Ma anche per i partiti, le
            istituzioni, i sindacati. "Vorrei da
           
            tutti voi un impegno particolare sul
            tema del lavoro". Insomma, "la
           
            flessibilità ormai dilagante, sia
            accompagnata da attenzioni alle tutele,
           
            alle previdenze, in particolare, di
            tutti i lavori atipici che si stanno
           
            moltiplicando". Sia accompagnata
            "da una legislazione che valorizzi la
           
            flessibilità quando è di reciproco
            aiuto tra imprenditore e lavoratore
           
            superando in tal modo la routine".
            Qui, il cardinale ha inserito una vera e
           
            propria "piattaforma" di
            richieste: dispositivi di reinserimento, formazione
           
            professionale, "strumenti di
            approfondimento che permettano itinerari con
           
            sbocchi aperti verso una maggiore
            progettualità". Servono insomma - ripete
           
            quasi scandendo le parole - "regole
            e non liberismo selvaggio, serve
           
            equilibrio tra le diverse esigenze delle
            parti".
           da "L'Unità", 9 febbraio 2002 _________________________________________________________________ |