<<<-salva o stampa il file, leggerai con più comodo

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

.

Comunicato Stampa

AGENZIA NEV - NOTIZIE EVANGELICHE
 SERVIZIO STAMPA DELLA FEDERAZIONE DELLE CHIESE EVANGELICHE IN ITALIA
 tel. 06.4825120/06.483768, fax 06.4828728
 nev@fcei.it


Lutero non è come Bin Laden. Luterani italiani in polemica con Buttiglione:
 paragonare Martin Lutero a Bin Laden è una grave affermazione, che mostra
 scarsa conoscenza degli sviluppi del dialogo ecumenico e fra le religioni.
 "Lutero era un riformatore e un teologo. Non voleva la divisione della
 Chiesa, anzi ne ha sofferto".


 Roma, 15 novembre 2001 (NEV-CS48) - Il ministro Buttiglione ha paragonato
 Bin Laden al riformatore Martin Lutero. Questa opinione, riportata in un
 articolo del 14 novembre sul quotidiano "Libero", era già stata espressa
 dal Ministro la scorsa settimana, nel corso di una puntata della
 trasmissione "Porta a Porta" condotta da Bruno Vespa. La figura di Bin
 Laden "sta dividendo l'Islam", sostiene Buttiglione. "Non è un politico, è
 un profeta come Martin Lutero".
 Reagisce il Decano della Chiesa luterana in Italia: affermazioni gravi, che
 mostrano scarsa conoscenza del dialogo ecumenico ed interreligioso.

 "Ogni persona - scrive il Decano della Chiesa luterana in Italia, Jürgen
 Astfalk, in una lettera al direttore di "Libero" - ha diritto di esporre la
 propria opinione liberamente, ma da un ministro della Repubblica italiana
 ci si aspetterebbe, prima di formulare tali paragoni, una conoscenza più
 approfondita degli argomenti. Inoltre il paragone espresso dal ministro
 Buttiglione lascia supporre un basso livello delle conoscenza sugli
 sviluppi della discussione nel dialogo ecumenico fra i cristiani, in
 special modo fra la chiesa cattolica romana e quelle protestanti".

 "Osservando la storia in modo obbiettivo - scrive ancora il Decano -
 possiamo solo dire che Lutero non era un profeta, ma un professore di
 teologia. Egli ha riportato al sua valore originario la dottrina della
 giustificazione già insegnata da Agostino. La rottura con la gerarchia
 ecclesiastica avvenne sulla base del vergognoso traffico delle indulgenze.
 E che la sua critica al concetto dell'epoca sulle indulgenze sia stata
 giustificata, viene ammesso oggi anche da posizioni ufficiali della Chiesa
 cattolica romana. Che l'insistenza di Lutero sul concetto di un Dio che ci
 viene incontro sul piano della grazia venga considerato giusto anche dalla
 chiesa cattolica romana, viene dimostrato dalla firma della "Dichiarazione
 Congiunta sulla dottrina della Giustificazione" avvenuta due anni ad
 Augusta fa in un accordo fra la Federazione luterana mondiale (l'unione
 delle chiese luterane a livello mondiale) e la Chiesa cattolica romana".

 "Lutero non voleva una divisione della chiesa. Anzi ne ha sofferto.
 Sull'onda dell'entusiasmo di molti credenti e dei responsabili politici
 divenne il Riformatore di una chiesa malata. Non ha dichiarato nessuna
 guerra o rivoluzione. Si è rifiutato di diventare la guida di una chiesa.
 Che durante la Riforma si sia giunti ad una divisione ecclesiastica, è
 dipeso da diversi fattori di cui ambedue le parti hanno la colpa.
 Il paragone di Martin Lutero con un terrorista che si pone volontariamente
 al di fuori dei valori riconosciuti a livello mondiale è non soltanto
 storicamente sbagliato, ma - nella situazione attuale - anche altamente
 offensivo. Siamo volentieri disposi ad un colloquio con il ministro
 Buttiglione e gli auguriamo forza e benedizione divina sul suo oneroso
 officio in tempi tanto difficili", conclude il Decano Astfalk.

_________________________________________________________________