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PER LIDIA MENAPACE 
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Ci piacerebbe un Presidente della Repubblica che avesse fatto la Resistenza.
Un Presidente della Repubblica che avesse fatto la scelta della nonviolenza.
Un Presidente della Repubblica femminista.
Una Presidente della Repubblica.
Lidia Menapace.

L’Associazione “Adesso”, editrice dell’omonima rivista e promotrice del portale web Reteblu appoggia l’idea del Centro di ricerca per la pace di Viterbo diretto da Peppe Sini di invitare il Parlamento ad eleggere la senatrice Lidia Menapace come Presidente della Repubblica.

Lidia Menapace è una donna, una persona che ha preso parte alla Resistenza, una pensatrice e attivista femminista, un’amica della nonviolenza; ed è altresì una persona di profonda cultura, di limpido impegno civile, di straordinario rigore morale. Tutte caratteristiche per le quali sarebbe una ottima Presidente della Repubblica.

Prima che il dibattito per l’elezione del capo dello Stato sia ingabbiato nelle logiche interne al ceto politico, potrebbe essere efficace che dalle cittadine e dai cittadini, dai movimenti delle donne, dall’associazionismo democratico, dai movimenti sociali, dalle espressioni civili della società civile, dai luoghi della cultura e dell’impegno per i diritti e la pace, dalle e dai militanti politici di base, emergesse autorevole e corale, persuasa e persuasiva, una proposta rivolta all’intero Parlamento affinché per la Presidenza della Repubblica si converga su una figura della sua autorevolezza.

Chi è Lidia Menapace

Lidia Menapace è nata a Novara nel 1924, partecipa alla Resistenza, è poi impegnata nel movimento cattolico, pubblica amministratrice, docente universitaria, fondatrice del Manifesto; è tra le voci più alte e significative della cultura delle donne, dei movimenti della società civile, della nonviolenza in cammino. Nelle elezioni politiche del 9-10 aprile 2006 è stata eletta senatrice.

La maggior parte degli scritti e degli interventi di Lidia Menapace è dispersa in quotidiani e riviste, atti di convegni, volumi di autori vari; tra i suoi libri Il futurismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; L'ermetismo. Ideologia e linguaggio, Celuc, Milano 1968; Per un movimento politico di liberazione della donna, Bertani, Verona 1973; La Democrazia Cristiana, Mazzotta, Milano 1974; Economia politica della differenza sessuale, Felina, Roma 1987; Ne' indifesa ne' in divisa, Sinistra indipendente, Roma 1988; Il papa chiede perdono: le donne glielo accorderanno?, Il dito e la luna, Milano 2000; Resiste', Il dito e la luna, Milano 2001; (con Fausto Bertinotti e Marco Revelli), Nonviolenza, Fazi, Roma 2004.
Nel dicembre 2004 ha partecipato al convegno organizzato a Terni da Pax Christi e l’Associazione Sulla Strada Pace e giustizia nelle nostre mani. Il suo intervento è stato pubblicato su Adesso n.34.

L'APPELLO PER L'ELEZIONE DI LIDIA MENAPACE 
A PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

 

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