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Colletta alimentare e Giornata del non acquisto

di Arnaldo Casali

Quest’anno si svolgono ad un giorno di distanza l’uno dall’altro, magari qualcuno le avrà anche confuse eppure, pur proponendo entrambe un modo ‘alternativo’ di fare la spesa, pur avendo entrambe fini  no-profit e l’obiettivo finale di rendere il mondo un pochino migliore, la “Giornata della colletta alimentare” e la “Giornata del non acquisto” lo fanno in modi radicalmente diversi, che potremmo dire quasi opposti: da una parte, infatti, si cerca di combattere il consumismo, dall’altra lo si cavalca cercando di sfruttarlo per aiutare i bisognosi; da una parte non si fa nulla concretamente, ma si cerca di abbattere un intero sistema di ingiustizia, dall’altra si lascia tutto come sta, ma si dà un piccolo contributo concreto per chi vive ai margini della società.

In nessuno dei due casi, in realtà, si chiede un grande sforzo al cittadino: non si tratta di selezionare i propri acquisti, come succede con il Commercio Equo e solidale o il consumo critico: non si chiede di comprare qualcosa, o di non comprare qualcosa ma semplicemente di comprare un po’ di meno o comprare un po’ di più: rinunciare agli acquisti per una giornata, o acquistare anche – quando si fa la spesa - qualcosa da donare ai chi fame.

Facile che si possano creare contrapposizioni: ci si può accusare reciprocamente, da una parte di non fare niente per gli altri e, anzi, di danneggiare l’economia e di conseguenza il benessere comune, dall’altra quello di legittimare e favorire un sistema di ingiustizie che uccide migliaia di persone ogni giorno.

Noi di  Adesso-Reteblu boicottiamo la Nestlé e il MacDonald’s e non ci interessano le loro iniziative benefiche per il Terzo Mondo (ma lo sapete che esiste persino una ‘Fondazione MacDonald’s onlus’?!!!). Riteniamo che non serva a molto contribuire alla morte e alla fame di migliaia di persone e poi mandare a quelle stesse persone un po’ di soldi per rifarsi l’immagine (loro) e rimettersi a posto la coscienza (noi), riteniamo che il consumismo stia uccidendo le coscienze, che stia fagocitando tutta la nostra esistenza, sentimenti compresi, e tra la Giornata del non acquisto e la colletta alimentare abbiamo scelto di promuovere la prima, se non altro perché ne ha più bisogno: iniziative di beneficenza come quella del Banco Alimentare trovano l’appoggio di tutti, delle catene di supermercati (che ci guadagnano) e dei mass-media che sono sempre contenti quando possono dare una ‘rara’ buona notizia, coscienti di dare così essi stessi il proprio contributo. Della Giornata del non acquisto, invece, guarda caso non parla nessuno: ci vuole certo un giornalista abbastanza coraggioso per sfidare la prudenza di un editore che – a sua volta – dovrà sfidare le ire dei suoi sponsor.

Il fatto di essere schierati, però, non ci impedisce  di riconoscere la buona volontà e l’utilità sociale di iniziative come la “Colletta”: se i politici di opposte fazioni non dovrebbero mai dimenticare che stanno lavorando entrambi per il bene comune, se credenti appartenenti alle stesse religioni (ma finanche della stessa Chiesa!) non dovrebbero mai perdere di vista ciò che li unisce, lo stesso vale per chi lotta per un mondo migliore, pur con armi e su campi diversi.

Quest anno la Giornata del non acquisto e la Colletta Alimentare si sarebbero dovuti svolgere tutte e due nello stesso giorno: sabato 30 novembre. Inevitabilmente sarebbe stata guerra, un boicottaggio reciproco infruttuoso per entrambi. E’ stato quindi un bel gesto, da parte degli organizzatori della Giornata del Non Acquisto, lo spostare di un giorno la propria celebrazione, coscienti di compromettere, in questo modo il significato stesso della giornata: perché, come è noto, il “giorno della spesa” per eccellenza è il sabato, non il venerdì.

Certo il massimo sarebbe stato unire le forze e celebrare le due giornate insieme: come? La gente sarebbe andata al supermercato, ma a comprare solo gli alimenti per il Banco! Una sintesi un po’ utopica delle due manifestazioni, però – chissà – la si potrebbe anche inventare: la “Giornata della spesa altruista”…