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59.MA Mostra del cinema

Record di film italiani a Venezia

di M.& A. De Falco

A scorrere i titoli della 59.ma Mostra Internazionale d’arte cinematografica(Venezia 29 agosto- 8 settembre 2002), l’unica cosa che salta immediatamente all’occhio, è l’insieme abbastanza originale e curioso dei film sia in concorso che nelle altre sezioni

 che Moritz De Hadeln, nato in Inghilterra, cittadino svizzero, per sei anni direttore del festival di Locarno, per ventidue anni direttore del FilmFest di Berlino,  in neppure cinque mesi, ha messo insieme.

Ci piace anche l’aria europea che acquisterà questa manifestazione che, da oltre un quarto di secolo, si dice che è precaria, di transizione, di passaggio, di traghettamento da un passato ripudiato a un futuro sognato. Intanto, la Mostra compie settant’anni e se li porta benissimo. È curiosa la scelta dei registi italiani in concorso (Gay, Placido, Vicari) e anche dei quasi quaranta film italiani globalmente presenti. Sarà interessante vedere il film del figlio di Sophia Loren, Edoardo Ponti («Between Strangers», interprete la mamma), della sorella di Vittorio Sgarbi, Elisabetta («La notte che si sposta – Gianfranco Ferroni»), dello sfrontato travestito berlinese Rosa von Prauenheim, del multi- Oscar Sam Mendes («Road to Perdition»). Sarà originale anche vedere i due film collettivi, appartenenti cioè a un genere che pareva ormai demodè(Ten Minutes Older: The Cello», e «11'09"01 September 11»).

Durante la Mostra n.59 (29 agosto-8 settembre), il Leone d'oro alla carriera, sarà consegnato a Dino Risi e la  retrospettiva dedicata a Michelangelo Antonioni, due maestri, due modi diversi di fare cinema. I films, come al solito, sono tantissimi: 143 titoli tra le diverse sezioni: linguaggio più classico il Concorso Venezia 59, film controcorrente per forme e contenuti l'altro (Controcorrente che sostituisce il Cinema del presente, un bel flop della gestione Barbera). L'Italia ha tre titoli in Venezia 59 - La forza del passato di Piergiorgio Gay; Un viaggio chiamato amore di Michele Placido; Velocità massima, opera prima di Daniele Vicari. L'anima gemella di Sergio Rubini in Controcorrente, più (Eventi speciali) Clown in Kabul di Enzo Balestrieri e Stefano Moser documentario sul viaggio di Patch Adams e Gino Strada in Afghanistan alla cui produzione ha partecipato il comune di Roma. Johan Padan - A la descoverta de le Americhe , animazione di Giulio Cingoli con le voci di Dario Fo e Rosario Fiorello di Giulio Cingoli; la coproduzione canadese di Edoardo Ponti (con mamma Sophia) Between Strangers; My name is Tanino di Paolo Virzì ancora chiuso a Cinecittà per i fallimenti di Cecchi Gori . Evento speciale è Bloodwork di Clint Eastwood (che però non ci sarà) e K-19 di Katrhryn Bigelow con Harrison Ford e Liam Neeson. Negli Eventi speciali ci sono gli altri corti della serie Ten Minutes Older - Bertolucci, Denis, Figgis, Godard, Menzel, Radford, Schloendorff, Szabo e 11'09" 01 September 11 film collettivo sull'11 settembre di Chahine, Gitai, Imamura, Inarritu, Lelouch, Loach, Makhmalbaf, Nair, Ouedraogo, Penn, Tanovic.

Sono state visionate 600 pellicole e ad aprire la kermesse sarà il film statunitense «Frida» di Julie Taymor. La giuria, internazionale, che assegnerà i premi di Venezia 59, è presieduta da Gong Li (protagonista di la "Storia di Qiu Ju", amatissima a Venezia, fin da “Lanterne rosse”),ed è composta da sette personaggi del cinema e della cultura di diversi paesi. Assenti film di produzione africana e poco presenti quelli latino americani, sono di moda quelli orientali, che si confermano la produzione più vivace del cinema internazionale, a cui seguono gli europei e gli americani. Riguardo ai generi, i film a lieto fine non dominano, le commedie in voga negli anni 1960 scarseggiano nel nuovo millennio perchè la gente ha poca voglia di ridere con i tempi che corrono, come ha sottolineato de Hadeln «Sono tempi duri e i registi hanno bisogno di esprimere altre cose  Noi abbiamo cercato una serie di film dal divertimento intelligente».

E quello che speriamo con tutto il cuore anche noi.

Ecco il “cartellone”.

Venezia 59, in gara per il Leone d’oro:

S. Bodrov «Bear's Kiss» (D/Fr/E/Ita/Sve), W. Bonengel «Führer Ex» (D), Chang Tso-Chi «The Best of Times» (Taiwan), S. Daldry «The Hours» (Usa), M. Deville «Un monde presque paisible» (Fr), D. Dörrie «Nackt» (D), S. Frears «Dirty Pretty Things» (Gb), P. Gay «La forza del passato» (Ita), F. Gomes «La mia voce» (Por/Fr/Lussemburgo), R. de Heer «The Tracker» (Australia), A. Holland «Julie Walking Home» (D/Can/Pol), T. Kitano «Dolls» (J), A. Koncalovskij «Dom Durakov» (Russia/Fra), P. Leconte «L'homme du train» (Fr), Lee Chang-Dong «Oasis» (K), T. Marshall «Au plus près du paradis» (Fr/E/Can), S. Mendes «Road to Perdition» (Usa), P. Mullan «The Magdalene Sisters» (Gb), M. Placido «Un viaggio chiamato amore» (Ita), J. Taymor «Frida» (Usa), D. Vicari «Velocità massima» (Ita)

CONTROCORRENTE
Fruit Chan «Public Toilet» (Hong Kong/K), L. Clark, Ed Lachman «Ken Park» (Usa/H/Fr), C. Denis «Vendredi soir» (Fr), R. Depardon «Un homme sans l'occident» (Fr), C. Gutierrez «Poniente» (E), M. Hekmat «Women's Prison» (Iran), Lu Chuan «Missing Gun» (Cina), R. Manthoulis «Lilly's story» (Gr/Fr), L. Moodysson «Lilja 4-Ever» (Sve/Dan), A. Ripstein «La virgen de la lujuria» (E/Mex/Por), S. Rubini «L'anima gemella» (Ita), V. Sarmiento «Rosa la China» (Por/E/Cuba/Fr), S. Soderbergh «Full Frontal» (Usa), U. Straume «Music for Weddings and Funerals» (Nor/Sve), Tian Z. «Springtime in a Small Town» (Cina/H. K./Fr), S. Tsukamoto «A Snake of June» (J), K. Vildziunas «The Lease» (Lituania).
FUORI CONCORSO
E. Balestrieri, S. Moser «Clown in' Kabul», K. Bigelow «K-19», L. Cavani «Ripley's Game», G. Cingoli «Johan Padan», C. Eastwood «Bloodwork», M. Gutierrez Aragon «El caballero Don Quijote», T. Haynes «Far From Heaven», J. Malkovich «Dancer Upstairs», E. Ponti «Between Strangers», G. Reggio «Naqoyqatsi», M. Schüpbach «B comme Béjart», P. Virzì «My name is Tanino», B. Bertolucci, C. Denis, M. Figgis, J. L. Godard, J. Menzel, M. Radford, V. Schlöndorff, I. Szabò «Ten Minutes Older: The Cello», Y. Chaine, A. Gitai, S. Imamura, A. Inarritu, C. Lelouch, K. Loach, S. Makhmalbaf, M. Nair, I. Ouedraogo, S. Penn, D. Tanovic «11'09"01 September 11».